Per l’estate scegli il cappotto!
No, non è uno scherzo ma la vera soluzione per questa stagione! Parliamo del cappotto termico, uno degli strumenti più efficaci per fare efficienza energetica in edilizia, migliorare il comfort abitativo e assicurarsi un consistente risparmio dei costi in bolletta.
Il rapporto dell’Enea calcola, infatti, che “l’isolamento delle pareti con il cappotto termico permette un risparmio energetico del 20% annuo nella bolletta, dato dal fatto che si brucia meno combustibile per riscaldare e si utilizza di meno il condizionatore d’estate”.
Grazie al Superbonus 110% che prevede il cappotto termico come intervento trainante, i proprietari di immobili e i Condomini potranno usufruire di tutti i vantaggi e benefici di questa soluzione tecnica, che renderà fresca e confortevole l’abitazione anche nel periodo estivo.
Ma cos’è il cappotto termico?
Si definisce isolamento a cappotto, cappotto termico o parete a cappotto l’intervento che va a coibentare un muro perimetrale dall’esterno creando uno strato uniforme senza discontinuità. Questo tipo d’intervento offre ottime prestazioni isolanti, perché riduce i ponti termici delle strutture, offre una maggiore capacità coibente, evitando il raffreddamento eccessivo degli strati più esterni e prevenendo fenomeni di condensazione nella muratura. Inoltre, aiuta a elevare il grado d’isolamento acustico dell’abitazione.
È dunque un sistema che consiste nel realizzare un rivestimento con pannelli isolanti, fissato alle superfici esistenti mediante tasselli e collante, poi armato con apposita rete e finito con apposita rasatura.
Su quali materiali si può posare il cappotto?
- Calcestruzzo tradizionale e alleggerito;
- Laterizi pieni e forati;
- Blocchi in cemento e agglomerati laterizi;
- Blocchi in calcestruzzo cellulare;
- Pareti intonacate;
- Pareti intonacate e rifinite con pitture o rivestimenti riportati minerali o sintetici;
- Supporti in legno: pannelli resistenti all’umidità quali in legno lamellare
Come eseguire una corretta posa del cappotto?
Innanzitutto occorre qualità della progettazione, della posa e dei prodotti utilizzati.
Con lo studio di efficientamento, bisognerà quindi determinare il corretto dimensionamento del sistema e i dettagli costruttivi del singolo progetto. Il posatore dovrà essere un professionista certificato, come richiesto dalla normativa UNI 11716, con specifiche competenze per tutte le fasi di posa: taglio e incollaggio dei pannelli, fissaggio, armatura, rasatura e finitura.
I materiali dovranno essere di qualità, forniti e certificati come kit dai produttori, dotati di relativo certificato ETA (European Technical Approval) e di marcatura CE di sistema.
Dai profili di partenza e collante ai materiali isolanti, dai pannelli alle reti per armatura fino ai rasanti e prodotti di finitura: la scelta di materiali di qualità e certificati garantirà prestazioni ottimali e durature
Particolare attenzione va riservata allo stoccaggio del materiale in cantiere, che non dovrà subire danni a causa di fenomeni naturali come l’umidità, l’irraggiamento solare o anche a causa di urti accidentali, che potrebbero comprometterne le caratteristiche e prestazioni tecniche.
Infine, per una posa a “regola d’arte”, è necessario prestare attenzione alle condizioni climatiche durante l’installazione: venti, sole e umidità influenzano la riuscita della posa del cappotto termico.
Le temperature del supporto e dell’aria non dovranno essere inferiori a +5°C e non superiori a +35°C nelle 24 ore, mentre le superfici non dovranno essere esposte alla radiazione solare diretta, nel caso si dovranno stendere i teli parasole sui ponteggi. In caso di pioggia incipiente è consigliata, invece, l’applicazione di teli protettivi.
Quanti anni dura un cappotto esterno?
Secondo l’Associazione europea dei sistemi a cappotto, la durata stimata, se la posa è stata effettuata a regola d’arte e con materiali di qualità, è di circa 40/50 anni.
In conclusione, scegliere di installare un cappotto termico porta notevoli vantaggi, che possiamo così sintetizzare:
- Notevole risparmio energetico
- Miglior comfort abitativo
- Aiuta a proteggere il clima e l’ambiente, riducendo le emissioni di CO2
- Incremento del valore immobiliare dell’abitazione
Un’opportunità, dunque, da sfruttare al massimo grazie al Superbonus 110% che permette di riqualificare la propria abitazione a costo zero.