Mai come in questo momento storico, il Superbonus 110 rappresenta uno strumento strategico per accelerare la transizione energetica verso fonti rinnovabili del patrimonio immobiliare italiano.
Tra gli interventi previsti dalla normativa, il fotovoltaico è uno dei protagonisti, in quanto è un’energia assolutamente pulita con assenza totale di emissioni inquinanti.
Il Superbonus 110% consente, infatti, di installare un impianto fotovoltaico sull’abitazione o condominio, a costo zero rientrando tra gli interventi “trainati”, se abbinato ad un intervento “trainante” come cappotto termico o impianto di riscaldamento.
Un impianto fotovoltaico garantisce non solo un evidente aumento del valore dell’immobile ma, grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto, assicura un notevole risparmio sui consumi e, allo stesso tempo, permette di utilizzare energia “verde” perché proveniente da fonte rinnovabile.
Come funziona la tecnologia del fotovoltaico?
Alla base del funzionamento vi è il principio fotovoltaico, ovvero la capacità di alcuni materiali semiconduttori, come il silicio, di produrre elettricità se colpiti dalle radiazioni solari.
L’impianto fotovoltaico consente quindi di convertire la luce del sole in elettricità grazie a:
- i moduli fotovoltaici con all’interno cellule di silicio, un semiconduttore che all’esposizione della luce produce elettricità.
- l’inverter, un dispositivo che converte la corrente generata dai pannelli in corrente alternata per l’utilizzo domestico.
- un sistema di controllo che monitora il funzionamento dell’impianto e rende disponibile tutta l’energia producibile.
I moduli possono essere installati sul tetto, sulla facciata di un edificio o anche a terra. In ogni caso sarà sempre il progettista che valuterà la fattibilità tecnica dell’impianto dopo aver effettuato un sopralluogo sul sito e sviluppato il progetto di efficientamento, in cui si valuteranno non solo gli spazi disponibili, ma anche l’inclinazione e l’orientamento. Al fine di ottenere buone prestazioni, in Italia, l’impianto fotovoltaico dovrebbe essere esposto a Sud o verso Sud–Est, Sud–Ovest e con un’inclinazione pari a 30°–35°.
Impianto fotovoltaico con batterie modulari da 5 kWh
Cantiere Superbonus 110%
Ittielle & CO srl
Tipologie di Pannelli fotovoltaici
Attualmente, è possibile scegliere tra diverse tipologie principali di pannelli fotovoltaici, tutti realizzati in silicio.
- Cristallino, in cui vengono impiegati moduli in silicio monocristallini. L’efficienza è del 15-20% e per la produzione di un 1 Kw servono circa 6 mq.
- Policristallino, con un’efficienza pari al 13% circa e per la produzione di 1 Kw servono in media 8 mq
- A film sottili, realizzato da una lastra di silicio amorfo, trattata per aumentare la conducibilità. Si tratta della tipologia a prezzo più conveniente ma offre un rendimento basso, fino al 10% e richiede maggiori superfici.
- A concentrazione: La struttura con celle a concentrazione che catturano meglio i raggi solari è in grado di garantire la massima efficienza. Questi modelli garantiscono una resa del 35-40% e
per produrre 1 Kw servono 3 mq.
Quanto spazio occupa un impianto fotovoltaico?
Prendiamo ad esempio un impianto da 3 kWh che rappresenta il caso più comune per il residenziale. Per avere un’idea di quanti metri quadri occupa bisogna anzitutto considerare l’efficienza dei pannelli. Maggiore è questo parametro, infatti, e più contenute saranno le dimensioni dell’impianto. Di media, possiamo dire che per un fotovoltaico da 3 kW servono almeno 25 mq di spazio disponibile. Per i tetti a falda serve una superficie minore (intorno a 38-45 mq) mentre per i tetti piani servono circa 55-65 mq in modo da evitare ombreggiamenti.
Il fotovoltaico è poi direttamente collegato alla rete elettrica esterna locale, utilizzando il punto di connessione per l’immissione dell’energia elettrica attraverso il meccanismo dello scambio sul posto gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici). In questo modo il proprietario può cedere l’energia prodotta alla rete nazionale, ma anche prelevare l’energia elettrica per soddisfare il proprio fabbisogno energetico e ridurre così il prezzo pagato in bolletta.
I pannelli solari termici
I pannelli solari termici, sono invece dei dispositivi che convertono le radiazioni solari in energia termica la quale viene poi utilizzata per la produzione di acqua calda per uso domestico.
In sintesi, un impianto solare termico è composto da:
- collettore solare
- scambiatore di calore
- serbatoio che permette di immagazzinare l’acqua calda prodotta
- impiantistica
Un impianto a pannelli solari presenta numerosi vantaggi, sia a livello economico (fino al 60% in meno di energia per riscaldare l’acqua e fino al 35% di energia in meno per il riscaldamento degli ambienti), sia a livello ambientale con zero emissioni di C02 e gas serra.
Sistemi a circolazione naturale
Si tratta di una soluzione impiantistica semplice ed economicamente vantaggiosa, che sfrutta la proprietà dei corpi caldi di salire in modo naturale.
Ecco come funzionano: i raggi del sole scaldano il liquido solare (acqua + antigelo) che, contenuto nei tubi interni al collettore termico, sale in modo naturale fino a raggiungere il serbatoio posto orizzontalmente sopra i pannelli. Qui, il liquido cede il calore all’acqua interna al serbatoio che, riscaldata dal sole, entra nel circuito idraulico sanitario della casa.
Questo sistema è ideale per privati e famiglie.
Impianto Termico Solare
Cantiere Superbonus 110%
Ittielle & CO srl
Sistemi a circolazione forzata
La soluzione ideale per produrre quantità elevate di acqua calda. Tipologia di impianto consigliata quindi per palazzine con più appartamenti, hotel e strutture ricettive.
I collettori termici hanno al loro interno dei tubi dentro ai quali scorre un liquido (acqua + antigelo) che, quando è esposto al sole, si scalda. Nel frattempo, una centralina misura la temperatura raggiunta dal liquido nel pannello e quella dell’acqua contenuta all’interno del serbatoio. Se il liquido nei pannelli è più caldo dell’acqua del serbatoio, la centralina aziona una pompa che spinge il liquido all’interno del circuito così da farlo passare attraverso una serpentina interna al serbatoio. Attraverso la serpentina avviene il passaggio del calore dal liquido all’acqua del serbatoio, che entra così nel circuito dell’acqua sanitaria della casa.
Nonostante ci siano delle differenze dal punto di vista impiantiscono, entrambi i sistemi rappresentano la soluzione ideale per coprire su base annua una percentuale del fabbisogno termico per usi domestici che arriva a toccare punte del 70-80%. Nel periodo estivo, la copertura è addirittura totale. Quindi un notevole risparmio energetico in bolletta oltre che un impatto positivo sull’ambiente.
Pannelli solari per acqua calda e riscaldamento
Oltre che per la produzione di acqua calda sanitaria, il fluido riscaldato all’interno dei collettori può essere utilizzato per integrare il sistema di riscaldamento. Questo metodo rappresenta un interessante supporto per il funzionamento dell’unità di riscaldamento ed offre un ulteriore potenziale di risparmio.
Anche con temperature moderate, l’unità di riscaldamento può rimanere spenta grazie al supporto solare al riscaldamento. Per questa soluzione va prevista la presenza di un bollitore bivalente, ovvero di un bollitore combinato con l’unità dell’acqua calda. Se c’è abbastanza irradiazione solare, il fluido contenuto nel sistema di riscaldamento solare riscalda l’acqua in uno dei bollitori tramite lo scambiatore di calore più basso. Al contrario, qualora la temperatura diminuisse, allora l’unità di riscaldamento andrà accesa – in base alle necessità – tramite il secondo circuito.
In conclusione, installare un impianto fotovoltaico è un investimento lungimirante, in quanto offre la possibilità di risparmiare sulla bolletta grazie all’autoconsumo, contribuendo inoltre alla salvaguardia dell’ambiente e ad una crescita sostenibile.
Con il Superbonus 110 tutti i vantaggi del fotovoltaico sono a costo zero. Un’occasione irripetibile per efficientare la propria abitazione e accrescerne il valore immobiliare.